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Informazioni Isola d'Ischia Storia ed Archeologia Il commendatore Angelo Rizzoli

Il commendatore Angelo Rizzoli - Isola d'Ischia

Informazioni Isola d'Ischia Storia ed Archeologia

Il commendatore Angelo Rizzoli

Angelo Rizzoli, uno dei protagonisti più importanti dello sviluppo turistico dell'isola d'Ischia
Spesso la letteratura turistica ha descritto l’editore e produttore cinematografico Angelo Rizzoli (1889 - 1970) come l’artefice unico della modernità dell’isola d'Ischia; l’uomo senza il quale nulla si sarebbe mai realizzato in ambito turistico-alberghiero.

A questa interpretazione che predilige il "mito di fondazione", è più corretto opporre una lettura che, se da un lato, riconosce il fondamentale ruolo del magnate milanese nel traghettare Ischia fuori dalle difficoltà post-belliche, dall’altro non ne fa necessariamente l’archetipo dell’eroe civilizzatore, misconoscendo, per esempio, il ruolo di altri protagonisti, a partire dal medico e amico personale Pietro Malcovati, passando per lo "storico" sindaco di Lacco Ameno il professor Vincenzo Mennella.

Detto questo, è indubbio che grazie ad Angelo Rizzoli l’isola d’Ischia a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso divenne meta preferita dello star system internazionale, frequentata, tra gli altri, dagli attori Clark Gable, Liz Taylor, dai reali inglesi, i Duchi di Windsor e dall’ultimo scià di Persia, Mohammad  Reza Pahlavi.



Il "progetto Ischia" di Rizzoli prevedeva una numerosa sequenza di acquisizioni
e successiva edificazione e/o ricostruzione di strutture ricettive, pensate per una clientela di lusso.


Questi gli step, non tutti realizzati:
- acquisizione delle Terme Regina Isabella, delle Terme Radium Santa Restituta e dell’adiacente omonimo Albergo, per realizzare un unico complesso alberghiero, l’Albergo Regina Isabella con annessa depandance, Royal Sporting (1951 - 1957) - Lacco Ameno;

- acquisizione della Villa Arbusto per farne un'altra struttura ricettiva, anche se poi divenne la residenza privata del commendatore (1952) - Lacco Ameno;

- edificazione dell’Albergo La Reginella e dell’omonimo cinema - teatro (1953 - 1957); - acquisizione e ricostruzione delle Terme e dell’Albergo Manzi (1952) - Casamicciola Terme;

- valorizzazione delle sorgenti termali di Nitrodi e dell’Olmitello, con contestuale edificazione di un complesso turistico-alberghiero sulla spiaggia dei Maronti - Barano d'Ischia;

- costruzione di un piccolo aeroporto nella piana di Campotese, nella frazione di Panza - Forio;

- edificazione di un complesso turistico-alberghiero in località Carta Romana - Ischia.
Già la sola realizzazione dei complessi turistici di Lacco Ameno e Casamicciola Terme, fu per l’editore milanese, un affare straordinario, sostenuto anche da una "massiccia propaganda su tutta la stampa della sua casa editrice, con proiezioni cinematografiche, congressi nazionali ed internazionali, raduni periodici di specialisti del turismo e del termalismo". "Il nome dell’isola d’Ischia fu così diffuso in tutti i paesi del mondo".  (Giovanni Castagna http://www.larassegnadischia.it/Letteratura/libripd/libro50-60.pdf).

Tra le proiezioni cinematografiche su citate
, le pellicole commerciali ambientate sull’isola "Suor Letizia", "Vacanze ad Ischia", "Appuntamento a Ischia", "Ischia operazione amore"  furono sicuramente funzionali ad una più ampia strategia di marketing territoriale.

L’opera che in assoluto ha legato di più gli ischitani alla figura del cavaliere Angelo Rizzoli è stata però la costruzione, nel 1961, sempre a Lacco Ameno, dell’ospedale "Anna Rizzoli", dedicato alla moglie. L’iniziativa fu senz’altro di grande valore perchè dotò l’isola di una fondamentale infrastruttura, necessaria sia per la salute degli isolani e anche per continuare a cavalcare il boom economico legato al turismo, che rendeva chiaramente non più differibile la realizzazione di un nosocomio sul territorio.

Dopo la sua scomparsa, il 24 settembre 1970, l’Ente provinciale per il turismo di Napoli pensò bene di istituire il premio cinematografico “Angelo Rizzoli” e di tenerne la prima edizione nel 1972 proprio a Lacco Ameno, in qualche modo la seconda città del Cavaliere, tanto da aver provveduto, per un breve periodo, a farne anche il proprio domicilio fiscale, a dispetto, nientemeno, della ben più quotata Milano.

Oggi che la manifestazione cinematografica non è più operante, resta in memoria del Cavaliere brianzolo un’intera galleria di immagini e foto in una delle sale di quella Villa Arbusto, sua ex dimora residenziale, che dal 1999 è stata riconvertita in importante museo archeologico.
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08/05/2024 20:59:00